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Ponte delle Catene

Il Ponte delle Catene è sicuramente uno dei luoghi simbolo di Budapest. Funge da collegamento tra le due sponde del fiume all’altezza della zona del Castello di Buda e del centro di Pest. Si tratta del primo ponte che venne costruito sul Danubio e sancì l’unione vera e propria tra le due parti della città, fino a quel momento divise in due cittadine distinte. Durante l’inverno, con il Danubio ghiacciato, non era infatti possibile navigare il fiume.

La costruzione del ponte si deve al Conte Széchenyi, in ungherese infatti il Ponte è chiamato con il suo cognome, che incaricò un progettista inglese, tale Clark, di costruire un ponte che collegasse Buda e Pest. Quest’ultimo lo edificò in modo molto simile al ponte inglese che aveva costruito a Marlowe, e infatti nel gusto esso ricorda altre infrastrutture di oltremanica.

Inaugurato nel 1849 il Ponte delle Catene è un lungo 375 metri, ha due piloni e la campata centrale sospesa di 202 metri era all’epoca un gioiello dell’architettura. All’inizio del ponte sono collocate quattro statue in pietra di altrettanti leoni, simboli di potere, rifiniti nei minimi dettagli ma, la leggenda dice, senza lingua. Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi bombardarono e distrussero la struttura per bloccare l’avanzata dei sovietici così che la città rimase spaccata in due, in mano a due diversi invasori dalle due sponde del Danubio. Il Ponte venne riedificato come l’originale dopo la guerra. Attualmente il ponte è aperto al traffico e ha due larghi marciapiedi per i pedoni. Di sera è illuminato in modo spettacolare.

I tram più vicini al Ponte sono dal lato di Buda il 19 e il 41, dal lato di Pest il 2.